MENISCECTOMIA: IL SUPER PLACEBO
VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI MECCANISMI NASCOSTI DELLA MEDICINA
Parto col dire che ogni anno, solo negli USA, vengono eseguiti oltre mezzo milione di interventi chirurgici di artroscopia del ginocchio per meniscectomia parziale da rottura degenerativa del menisco (1).
Sono numeri importanti che implicano una spesa altrettanto importante per il sistema sanitario di una Paese.
E se ti dicessi che l’efficacia di questo tipo di chirurgia è paragonabile a quella di una “finta” chirurgia?
Proprio così. E lo sappiamo da molti anni. Dimostrato con numerosi studi.
Ma sappiamo bene che le nuove scoperte scientifiche si impongono nel mondo clinico con un ritardo medio di circa trent’anni. Ciò significa che tra trent’anni la Chirurgia di menisco verrà vista come qualcosa di arcaico e inutile, paragonabile ai salassi e all’elettroshock.
Ma oggigiorno non solo è attuale, ma è anche il core business della Chirurgia Ortopedica.
IL CORPO – UNA MACCHINA PERFETTA….. ne siamo sicuri?
Occorre ribadire alcuni concetti fondamentali prima di addentrarci nelle valutazioni di questi dati.
Il modello biomeccanico che ancora regna sovrano nella Medicina ci porta a pensare che se qualcosa si rompe, DEBBA essere aggiustato perchè tutto ritorni alla normalità. Seguendo questa linea di pensiero la chirurgia RIPARATIVA si è fatta strada nelle menti, nelle articolazioni e nelle risorse di interi paesi.
Ma come ho spiegato più volte, noi non siamo macchine. Siamo organismi viventi che si sono evoluti grazie alle incredibili capacità di adattamento che ci contraddistinguono e che ci differenziano dai robot.
Eppure quante volte avete sentito dire che il corpo “è una macchina perfetta”? Sicuramente è una frase che fa parte del linguaggio comune per esprimere la meravigliosa complessità che contraddistingue il nostro organismo, ma in essa è racchiuso il seme della “gramigna biomeccanica”.
Il nostro organismo è in grado di modificare la propria struttura in relazione alle richieste dell’ambiente in cui vive. E non sto parlando di evoluzione Darwiniana che richiede milioni di anni di adattamento, ma cambiamenti che possono accadere nell’arco di qualche anno.
Facciamo qualche esempio di adattamento per capirne la portata.
Qualche settimana di immobilità di un braccio e non sarete più in grado di muoverlo come prima. Inoltre la massa muscolare sarà dimezzata, significa che il vostro braccio sarà la metà dell’altro.
Qualche anno di allenamento e il vostro corpo modificherà la sua composizione corporea, avrete maggiori quantità di tessuto muscolare e minori depositi di tessuto adiposo. Il vostro peso corporeo e la vostra immagine potrebbero subire notevoli cambiamenti.
Qualche mese di allettamento e non sarete più in grado di camminare, lavarvi e andare al bagno in autonomia. Avrete una serie di problemi alla pelle, all’apparato respiratorio, al sistema digerente e al sistema nervoso. Tutto questo è conosciuto come “sindrome da allettamento”.
Negli atleti che svolgono sport di lancio, come il baseball, le ossa del braccio dominante diventano più spesse e più resistenti del braccio non dominante.
Come vedi fare o non fare qualcosa, comporta comunque un adattamento, un cambiamento proporzionato alle richieste dell’ambiente. Non esiste una situazione di equilibrio stabile, ma una condizione in perenne mutamento che ci consente di rallentare o accelerare i naturali processi di invecchiamento.
DISABILITA – O SUPER ABILITA?
Ti farò un elenco di persone reali cosiddette “disabili”, tratte dalla pagina instagram di adammeakins.
Stuart Jamieson – Scotland – Spina bifida e metà gabbia toracica mancante – Campione di Stacco (solleva un bilancere con 286kg!!)
Jessica Ashwood – Australia – Scoliosi Severa – Nuotatrice Olimpica
Krystal Cantu – USA – Amputazione di un braccio in seguito ad un incidente stradale – Sollevamento pesi, ha migliorato i suoi personal record in seguito all’incidente.
Clay Stephens – Australia – Sindrome di Poland, mancanza congenita del Gran pettorale – Ginnasta Olimpico
Jacques Machado – Brasile – sindrome della banda amniotica, mancanza congenita delle dita di una mano – campione di Brazilian Jiu Jitsu
Potrei andare avanti all’infinito, per citare i tantissimi campioni sportivi che ogni 4 anni gareggiano alle Paralimpiadi. Queste gare sono occasione unica per vedere come “la struttura sia subordinata alla funzione”. In barba a tutti quelli che vedono le alterazioni morfologiche come qualcosa di pericoloso e limitante.
CAMBIAMENTI STRUTTURALI
Nel nostro corpo ogni cellula, tessuto e organo ha una precisa funzione che permette un armonioso funzionamento dell’organismo e gli consente di espletare le principali funzioni vitali.
Per quanto riguarda l’apparato locomotore, la forma delle articolazioni determina il tipo di movimento che quel segmento osseo potrà effettuare.
I menischi sono degli “optional” che servono a migliorare la congruità delle superfici articolari. Abbiamo due menischi in ogni ginocchio.
Questi tessuti, come tutti gli altri del resto, tendono a modificarsi nel tempo e, invecchiando, possono dare origine a delle lesioni, ovvero delle rotture. Questo fenomeno è del tutto normale, tanto che a cinquant’anni un soggetto su due presenta un quadro di questo tipo.
Ma questo NON SIGNIFICA CHE CI SIA DOLORE o che quel GINOCCHIO SIA PROBLEMATICO.
Sfortuna vuole che se doveste avere male al ginocchio e incontrate un Chirurgo dal bisturi facile, i risultati della vostra risonanza giocheranno a vostro sfavore, rendendovi i candidati ideali per una bella chirurgia artroscopica.
Solitamente i chirurghi si limitano a dare una ripulita ai tessuti, il cosiddetto “debridement”, eliminando micro frammenti o parti di menisco.
A volte si esegue una vera e propria riparazione, andando a “ricucire” i due lembi lesionati.
CHIRURGIA PLACEBO
Fortunatamente per la ricerca, esistono gli studi comparativi che mettono a confronto un intervento “vero” con uno falso. Nell’intervento vero viene eseguita la riparazione, mentre in quello falso vengono soLo eseguiti i fori per far credere ai pazienti che l’intervento sia stato fatto realmente.
Vi metterò in calce uno di questi studi (2).
Si è dimostrato che la chirurgia in questione non ha avuto maggiori benefici di quella “finta” nei 2, 6 e 12 mesi successivi all’intervento, per quanto riguarda i sintomi cosiddetti “meccanici” del ginocchio.
Questo risultato ci insegna diverse cose:
- che i sintomi “meccanici” non sono dovuti a un problema “meccanico”
- che troppo spesso mettiamo in relazione causa-effetto dei fenomeni che sono solo correlati.
- che alcuni pazienti con chirurgia “finta” migliorano dopo l’intervento
Ma com’è possibile che un intervento FINTO alcuni pazienti migliorano?
SUPERPLACEBO
Il placebo è una finzione, una messa in scena che serve a studiare i meccanismi terapeutici specifici di un intervento. La differenza terapeutica che otteniamo tra un intervento vero ed uno placebo corrisponde all’efficacia specifica di quel trattamento in questione.
Sappiamo che non esiste un effetto placebo, ma TANTI effetti placebo.
Esistono delle caratteristiche che conferiscono POTERE PLACEBO:
- complessità
- costo
- ritualità
La Chirurgia è il SUPER PLACEBO proprio perchè possiede queste caratteristiche ai massimi livelli.
É un intervento costoso, complesso e con una fitta rete di rituali (visita, preparazione, intervento, post-intervento, riabilitazione, visita di controllo).
Ecco spiegato come mai anche coloro i quali ricevono una chirurgia “finta” possono migliorare la loro condizione. Certamente non a causa dell’intervento, ma per diversi altri motivi di cui vi parlerò in un altro articolo dedicato al placebo.
CONCLUSIONE
Non esiste una relazione di causalità tra i sintomi meccanici e i riscontri della risonanza.
Non esistono evidenze che la chirurgia riparativa di menisco sia efficace nella risoluzione di questi sintomi.
La struttura del nostro corpo è subordinata alla funzione; per cui non preoccuparti dei risultati della tua RMN, ma preoccupati dei risultati delle tue performance.
Chiedi sempre al tuo Medico o al tuo Fisioterapista le alternative terapeutiche e sentiti libero di scegliere in base alle tue priorità!
- Margaret J Hall, Alexander Schwartzman, Jin Zhang, Xiang Liu – Ambulatory Surgery Data From Hospitals and Ambulatory Surgery Centers: United States, 2010 – Natl Health Stat Report
- Raine Sihvonen, MD, PhD, Martin Englund, MD, PhD, Aleksandra Turkiewicz, MSc – Mechanical Symptoms and Arthroscopic Partial Meniscectomy in Patients With Degenerative Meniscus Tear – A Secondary Analysis of a Randomized Trial, 2016